Narrativa straniera, Recensioni
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Vincoli, il cuore dell’America di Kent Haruf

Vincoli Kent Haruf

Recensione del romanzo “Vincoli” di Kent Haruf pubblicato da NN Editore

Romanzo d’esordio (1984) dello scrittore Statunitense Kent Haruf, “Vincoli” è stato pubblicato in italiano dalla NN Editore nel Novembre 2018, grazie alla magistrale traduzione di Fabio Cremonesi. NN Editore sta sempre più diventando una certezza per la qualità dei romanzi proposti. Ho amato la Trilogia della Pianura, mi sono commossa con Le nostre anime di notte, e mi sono completamente immersa in Vincoli. Kent Haruf riesce a rendere coinvolgente ed appassionante la vita apparentemente normale e monotona dei suoi personaggi. Probabilmente è proprio questo che più apprezzo nella sua narrativa: l’idea che chiunque abbia una storia, che se raccontata nel modo giusto può diventare un romanzo indimenticabile.

Trama

Con Vincoli si torna a Holt, anzi si va alle origini di Holt, a cavallo tra Ottocento e Novecento nel primo romanzo che ha imposto Haruf all’attenzione del pubblico americano. Un viaggio nella storia di una famiglia delle pianure americane, narrata dalla voce della loro vicina, Sanders Roscoe. Un romanzo corale e travolgente, intenso e poetico, con cui Haruf inizia il suo viaggio nell’America rurale, teatro delle sofferenze e metafora della tenacia dello spirito umano, anticipando tutti gli elementi che rendono unica la sua poetica.

Per chi già conosce Haruf, facciamo ritorno in Colorado, nella piccola contea di Holt. Dall’incipit deduciamo che qualcosa è accaduto, qualcosa di talmente inusuale per Holt, che da Denver hanno inviato un giornalista per indagare. C’è l’ombra di un omicidio, lì tra le case in campagna, un omicidio compiuto da un’anziana donna. A raccontarci l’accaduto è Sanders Roscoe, il quale, in un lungo flashback, fa rivivere la vita dei suoi vicini di casa – Edith e Lyman Goodnough – la sua stessa vita, quella della sua famiglia e di tutti quei piccoli episodi che nel tempo hanno portato ai fatti narrati nelle prime pagine.

Una vita difficile, quella di Edith Goodnough, fatta di rinunce, silenzi, e monotonia. Sacrificata per seguire il padre, nell’attesa del ritorno nel fratello Lyman, e nel dolore di aver dovuto rinunciare all’amore e ai sentimenti. Dedita al lavoro, e alla felicità degli altri più che alla sua personale, Edith si troverà soffocata dalla sua stessa vita, nella speranza di tempi migliori.

Si arriva così all’ultimo capitolo del romanzo con una conoscenza completa dei fatti, della psicologia dei protagonisti, e con un personale giudizio sull’accaduto da parte del lettore stesso. Sander è un fiume in piena nel raccontare, come se volesse riscattare la modestia della vita campagnola degli abitanti di Holt agli occhi di chi viene dalle grandi città.

Adesso stammi bene a sentire: se quel tizio non avesse voluto pubblicare questa storia su un maledetto giornale, per giunta in prima pagina, insieme alle foto delle persone coinvolte, cosa di cui vergognarsi – insomma, se quel tizio si fosse solo seduto tranquillo al tavolo di fronte a me a bersi un caffè una domenica pomeriggio, senza mettermi troppa fretta – bé , magari glielo avrei raccontato. Glielo avrei detto dal principio alla fine, e glielo avrei detto così com’era.

Perché, stammi a sentire:

Il cuore dell’America del West

 “Vincoli” è diverso dai libri successivi di Haruf: abbiamo una narrazione più ricca di dettagli e di descrizioni, i personaggi ci parlano apertamente di loro, così come l’ambiente che li circonda. E’ uno spaccato del moderno Far West, dove l’emancipazione femminile si scontra con i vecchi valori Americani. Trovo nelle parole di Kent Haruf il ritratto della vera America, di quei luoghi sperduti del West, dove piccole comunità vivono a kilometri e kilometri l’una dall’altra, incastonate tra montagne verdi e pianure infinite. Persone modeste, spesso più attente a non infrangere i vecchi tabù che non a scoprire il mondo, a conoscere, confrontarsi. Ho letto questo romanzo a pochi mesi dal mio viaggio nei territori del Far West, partendo proprio dal Colorado. E ho ritrovato tutto: i paesini costruiti ai lati della strada principale, i camion, i paesaggi rurali, il vociare delle piccole comunità.

Ma verso la fine, mi ricordo di aver detto una cosa ingenua e sciocca come:

Ma non è giusto.

E lui mi rispose; Certo che non è giusto. La vita non lo è. E tutti i nostri pensieri su come dovrebbe essere non servono a un cavolo, a quanto pare. Tanto vale che tu lo sappia subito.

Ho adorato la struttura del testo: questo svelare pagina dopo pagina il carattere dei personaggi, la loro vita, con un linguaggio veloce, famigliare, talmente reale che sembra di essere quel “tu” cui si riferisce Sander Roscoe all’inizio del suo lungo racconto.

Scelta secondo me saggia da parte della NN Editore di pubblicare questo primo romanzo dopo aver fatto conoscere Kent Haruf al pubblico italiano con le sue opere più famose. Ho gustato meglio Holt, e sono rimasta piacevolmente colpita dal primo Haruf.

Attendo con ansia la traduzione di prossima uscita di Where You Once Belonged.


Vincoli Kent Haruf NN Editore

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Titolo: Vincoli
Autore: Kent Haruf
Titolo originale: The Tie That Binds
Editore: NN Editore
Genere: Narrativa Moderno – Contemporanea
Prima Edizione: 1984
Prima Edizione Italiana: 2018
Formato: Brossura
Pagine: 264 pp.,
Traduttore: Fabio Cremonesi
Prezzo: 18,00 euro
Voto: 9/10

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Instancabile lettrice, nipponista da sempre, attualmente dottoranda! Viaggio, fotografo, studio le tombe decorate del Giappone antico. Amo l'inverno, il tè, l'Asia, i biscotti. Ho un cane salsiccia e un fortunadrago in miniatura. Leggo, sorrido, vivo! Quanti segnalibri darò alle mie letture?

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