Narrativa italiana, Recensioni
Leave a comment

Il cuore e la tenebra (Giuseppe Culicchia) – Nel Bene e nel Male

“Ciascuno di noi ha il suo punto di rottura”,p. 195.

Perché in fondo non si tratta di capire, ma di perdonare […]”, p. 33.

“Perché è il voler giudicare che ci sconfigge…”, p. 101.

“Il cuore e la tenebra” di Giuseppe Culicchia è un libro feroce, scomodo, soprattutto per le riflessioni sociologiche che contiene e per la storia personale dei protagonisti. Attraverso la vicenda di Giulio e di suo padre Federico, direttore d’orchestra dalle simpatie di estrema destra, lo scrittore italiano ci dà uno spaccato impietoso della nostra società e delle sue contraddizioni politico-storiche.

Il testo è scorrevole, dalla lettura incalzante, ricco di riferimenti culturali. Una scrittura che si basa sullo spirito oscuro di questi ultimi tempi che sembrano non avere più punti fermi, dove tutto è lecito, banalizzato, squallido e perverso.

Federico è arrabbiato non solo per il destino beffardo che lo ha portato ad allontanarsi dalla sua famiglia (situazione in cui non è stato esente da colpe); la sua ribellione è anche politica, legata alla disillusione ideologica creata dalle promesse non mantenute, in massima parte, dal mondo progressista.

In questa ferita subentrano gli artigli affascinanti del Male a cui Federico tende a dare un volto umanizzato, quasi al confine della sua giustificazione. È in questo caso che l’orrore collima con la tenerezza di una persona fragile, distrutta dai suoi errori ma ancora viva intellettualmente, che fa domande e interroga se stessa.

Il libro parla con sincerità di noi e dell’impossibilità di stare sereni quando ci si sente traditi da ciò in cui abbiamo creduto da sempre, un processo interiore che porta i nostri cuori a spingersi nella tenebra, senza dimenticare che, in fondo al buio, da qualche parte, traspare una piccola luce di speranza.

Editore: Mondadori – Collana: Scrittori italiani e stranieri – Anno edizione: 2019 – Pagine: 218 pp., Rilegato – Prezzo: 17 euro

Vot.: 8/10.

Un ascolto/un’opera d’arte: Muse – Supermassive black hole (2013); Lucio Fontana – I tagli (1958-1968).

© Riproduzione riservata TheBookmark.it

Cari Lettori, The Bookmark.it vive attraverso le vostre interazioni: lasciate un commento per farci conoscere la vostra opinione! Grazie!

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.