Narrativa straniera, Recensioni
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Molto forte, incredibilmente vicino (Jonathan Safran Foer) – Sopravvivere al destino

“Perché mi lasci?
Lui scrisse: Io non so come vivere.
Neanch’io, ma sto tentando.
Non so come tentare”
, p. 200.

“Molto forte, incredibilmente vicino” è un libro ambizioso. Prima di tutto per il fine: raccontare un dolore atroce senza risultare stucchevoli e finire nella trappola del melodramma letterario, quello più insulso e inutile, che non lascia spazio ad alcuna lacrima.

Un bambino, Oskar, nove anni, ha perso il padre durante l’attacco terroristico alle Twin Towers del 2001. Da allora la sua vita (e la nostra), non è più stata la stessa. Un evidente senso di vulnerabilità ha iniziato a pervaderci dappertutto, mentre gli statunitensi, per la prima volta nella loro storia, sono stati attaccati dall’esterno sul loro territorio.

Oskar cerca di fuggire da tutto questo, rifugiandosi nella fantasia e nelle sue forze, contando su se stesso quasi come un adulto. Anzi, meglio. La sua piccola maturità lo porta ad allontanare la compassione per iniziare a cercare il genitore scomparso prima di tutto nel suo cuore. Ma, in questo, gli tenderà una mano il destino.

Trovando, infatti, per caso, una chiave nell’armadio del padre, dentro una busta con su scritto “Black”, Oskar inizierà un lungo percorso attraverso le strade di New York, cercando di arrivare passo dopo passo, al probabile segreto che si nasconde dietro quel fortuito ritrovamento.

Safran Foer, dopo “Ogni cosa è illuminata”, ha scritto un libro funambolico, grazie ad uno stile al limite del classificabile, figlio di un talento che non trova requie nei canonici stilemi letterari. Il tutto utilizzando una scrittura che fa male, ridere, riflettere, piangere. In sostanza, semplicemente vivere.

Traduttore: Massimo Bocchiola – Editore: Guanda – Collana: Le Fenici tascabili – Anno edizione: 2007 – Formato: Tascabile – Pagine: 351 pp., Brossura – Prezzo: 9,50 euro

Vot.: 7,5/10.

Un ascolto/un’opera d’arte: The National – Runaway (2010); William Turner – Eruzione del Vesuvio (1917).

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