Narrativa straniera, Recensioni
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In culo al mondo (António Lobo Antunes) – Rabbia e talento per raccontare l’orrore

“In culo al mondo” è un monologo-confessione straripante di bellezza formale e contenuti terribili, quelli sull’avventura tragica promossa dal regime salazarista in Angola. Periodo in cui il Portogallo si riconosceva nel corporativismo di estrema destra propugnato attraverso la realizzazione del cosiddetto “Estado Novo” , l’organizzazione politica voluta da Salazar per governare il paese.

Lobo Antunes, scrittore più volte candidato al Nobel, all’epoca, era un giovane tenente-medico dell’esercito inviato, insieme ad altri ragazzi, “in culo al mondo”, in quella parte di Africa (Angola, Guinea portoghese, Mozambico) lontana anni luce da Lisbona, la città fredda e glaciale dove si svolge il colloquio fra il protagonista del libro (proiezione dell’autore) e una donna conosciuta per caso in un bar.

Da questo rapporto scaturirà un breve passione ma la cosa che conta è che, grazie alla sottile simpatia che provano per entrambi, la fragilità umana del protagonista, i suoi ricordi, le nefandezze perpetrate ai danni dei civili e degli stessi soldati, si mescolano con la storia di una piccola nazione il cui terrore vissuto in quei luoghi, permetterà, alcuni anni dopo, finalmente di gettare le basi per il proprio riscatto.

L’ultima guerra coloniale europea venne combattuta dal Portogallo dal 1961 al 1974, un’esperienza sanguinosa che portò al collasso della dittatura di Salazar, culminata con la rivoluzione dei garofani e l’inizio della democrazia. Nel libro tutto questo è come se si percepisse, alternando il racconto personale del protagonista alle inquietudini di un mondo in declino.

È infatti il senso del Novecento, quella consapevolezza interiore di un secolo, a tramontare negli interstizi fittissimi di queste pagine dipinte come fossero i colori di un quadro del Rinascimento. Si sfiora la perfezione linguistica,  il voler cercare di illuminare la speranza assopita dopo l’indicibile, con quella che in molti chiamerebbero “bella scrittura” ma che alla fine è solo talento purissimo. L’unico strumento in grado di tramandarci una vicenda del genere.

Curatrice: Maria José de Lancastre – Editore: Feltrinelli – Collana: Universale economica – Anno edizione: 2014 – Formato: Tascabile – In commercio dal: 1 gennaio 2014 – Prezzo: 9,50 euro.

Vot.: 7/10.

Un ascolto/un’opera d’arte: Peter Gabriel – Don’t Give Up (1986); Amedeo Modigliani – Busto rosso (1913).

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