Le periferie della città di Matera si preparano ad accogliere scrittori e lettori per la nuova edizione di “Amabili Confini”: Orizzonti
Matera è una piccola realtà del sud Italia che da qualche anno a questa parte ha deciso di combattere contro pregiudizi e difficoltà fino ad arrivare ad essere eletta “Capitale della Cultura Europea 2019“. Il meraviglioso centro storico della città attira centinaia e centinaia di visitatori i quali rimangono incantati dai Sassi. “Amabili Confini” è un progetto nato per dare nuova vita alle periferie di Matera attraverso la narrazione in quanto anch’esse sono parte pulsante della città.
Una nuova identità e un nuovo senso di appartenenza per le zone urbane meno conosciute creando un vero e proprio spazio dove raccontarsi, confrontarsi e conoscersi. “Amabili Confini” è un progetto ideato da Francesco Mongiello con il desiderio di ricreare una sorta di “vicinato” come esisteva prima nei Sassi, per rafforzare il senso di comunità tra i quartieri periferici. Portare la letteratura fuori dal centro significa abbattere muri, frontiere, andare oltre al confine che spesso ergiamo dentro di noi. Dopotutto la letteratura è un patrimonio di tutti, non solo per pochi.
Conosciamo meglio il progetto che partirà ufficialmente dal 16 Maggio fino al 14 Giugno 2019 con 5 incontri e un incontro OFF il 18 di Giugno con Nadia Terranova. Il 3 Maggio invece, si è svolta l’anteprima con Pierluigi Battista.
Amabili Confini 2019
Il progetto
Condivisione – inclusione – contaminazione. Tre parole chiave importanti, ma che definiscono al meglio il progetto. Ogni abitante prendere parte in maniera attiva condividendone lo scopo. Nessuno è escluso, tutti possono partecipare superando i propri “confini”: materani, italiani, stranieri, immigrati, i minori delle case-famiglia, i detenuti della Casa Circondariale di Matera. Finalmente ogni essere umano può dare voce alle proprie emozioni senza essere catalogato in un ruolo: tutti sono tasselli importanti di una comunità. Ciò che conta sono le emozioni trasmesse attraverso le parole. Si crea così un’apertura al confronto, al dialogo, allo scambio di esperienze. Persone diverse portano il proprio essere “contaminando” gli altri partecipanti.
Il tema: Orizzonti
Tutti gli abitanti sono invitati a scrivere un racconto o una poesia seguendo un tema stabilito.
Il tema di quest’anno è “Orizzonti”, un termine che può facilmente adattarsi a diversi punti di vista proprio per poter permettere a ciascuno di dare libero spazio alla fantasia. Dal presente al futuro, dallo spazio al tempo, dai propri orizzonti fino agli orizzonti sociali. Il tema di quest’anno è un invito a trasformare in parole aspetti profondi ed intimi di noi stessi.
Ed è infondo anche il fulcro del progetto: allargare i propri orizzonti. L’orizzonte è l’immagine di qualcosa di lontano, infinito, che ci trasporta nel futuro. Al contrario, un confine è una sorta di limite, di muro, di blocco. “Amabili Confini” si auspica proprio di superare questi confini, di allargare i nostri orizzonti. Che questi confini diventino “amabili” e non più ostici nel nostro modo di vedere la realtà e chi ci circonda. Quale modo migliore se non attraverso la narrativa, la scrittura e la letteratura?

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Gli scrittori
Eletti “cittadini culturali temporanei” nella Capitale Europea della Cultura 2019, gli scrittori ospiti in questa edizione di “Amabili Confini” vengono abbinati ad un quartiere. Qui ci sarà un vero e proprio scambio tra scrittore e comunità in cui ci si confronterà sul ruolo dello scrittore e sul valore della “scrittura” nel nostro
tempo. Gli scrittori famosi si prendono cura dei due racconti scelti e provenienti dalla macro area cui sono associati. Non solo, da quest’anno verranno coinvolti quattro comuni della provincia di Matera (Miglionico, Montescaglioso, Irsina, Policoro) in cui ogni venerdì sera si svolgerà l’incontro tra lo scrittore ospite e gli abitanti.

Amabili Confini è un progetto che seguo assiduamente fin dalla prima edizione del 2016. Ho amato da subito l’idea di unire la città di Matera in un’unica comunità dove ognuno di noi può attivamente contribuire. E’ di questo che Matera ha bisogno per poter crescere: tanta cultura condivisa.
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