Narrativa straniera, Recensioni
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Doppio sogno (Arthur Schnitzler) – L’erotica dell’inconscio

“Doppio sogno” appartiene a quella categoria di libri che, pur trasmettendo appieno i tratti dell’epoca in cui sono stati scritti, sanno diventare universali grazie al sentire e alle atmosfere che racchiudono. Vienna, fine Ottocento. In un ambiente dalla difficile definizione, immerso  nella penombra onirica di quella che appare la proiezione delle coscienze dei due protagonisti, emergono  le perversioni di una coppia mondana, all’apparenza uguale alle altre.

La donna, bellissima e sensuale, confessa al partner di aver sognato di tradirlo. Da quel momento entrambi entreranno in una spirale perversa e oscura nella quale si chiederanno il senso del loro appartenersi, della crisi che naturalmente scaturirà nel loro rapporto, insinuandosi come una serpe furba e astuta, fino all’emergere di desideri nascosti, taciuti da un perbenismo di facciata ipocrita e asfittico.

Fridolin e Albertine rappresentano l’essenza stessa di un’epoca che sta morendo per affacciarsi su qualcosa di nuovo. Si tratta di quell’alba di un Novecento ancora acerbo, non pienamente iniziato, dove la psicanalisi non si sa ancora bene cosa sia ma già mette radici (indirettamente) nelle coscienze degli uomini. Mai paghe di ciò che hanno ma inquiete e peregrine.

Umori che troveranno la loro espressione nella Prima Guerra Mondiale quando un mondo intero fatto di imperi svanirà sotto i colpi tremendi della violenza, lasciando scaturire preoccupazioni e tormenti, riscatto e disperazione. Schnitzler si inoltra nell’inconscio dei suoi due personaggi con stile, senza mai eccedere, dando al lettore la possibilità di sentirsi parte dei loro pensieri.

Coglie sfumature nascoste, i tratti caratteriali meno appariscenti immergendoli in un decadentismo letterario affascinante, tipicamente ottocentesco, ricco di ombre e luci, ricordando che il piacere del mistero sta nel suo non detto. Kubrick, con Eyes Wide Shut, ne darà una resa cinematografica impeccabile, magnifica.

Curatrice: Silvia Borri – Editore: Feltrinelli – Collana: Universale economica. I classici – Anno edizione: 2012 – Formato: Tascabile – In commercio dal: 20 giugno 2012 – Pagine: 120 pp., Brossura – Prezzo: 7,50 euro.

Vot.: 7/10.

Un ascolto/un’opera d’arte: Chris Isaak – Wicked game (1989); Man Ray – Il violino di Ingres (1924).

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