Classici greci e romani, Recensioni
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Vita dei Cesari (Svetonio) – L’erudito racconto della Storia

Otto libri, dodici imperatori, uno stile che fa della piacevolezza l’arma principale per descrivere le vite abiette e straordinarie di uomini a cui venne dato l’ingrato e difficile compito di governare un mondo, per l’epoca, sconfinato ed inquieto.

Svetonio, uomo di cultura e curiosità profondissime, nacque intorno al 70 d.C. e proveniva dal ceto equestre, quella classe sociale romana che si distingueva, ab origine, per la capacità di garantirsi e mantenere un destriero nell’esercito. Categoria a cui dà una certa importanza nei suoi racconti.

Dalla carriera amministrativa significativa, divenne magister memoriae (capo della segreteria) con Adriano, sebbene il suo percorso inizi, forse, già con Traiano con il quale ebbe modo di intraprendere, presso la corte imperiale, mansioni gradualmente più rilevanti.

L’impero e i suoi Cesari

Nella storiografia d’età flavia, attenta alla descrizione degli avvenimenti più recenti e ai problemi pratici della società, ripercorrere la biografia degli imperatori voleva dire, anche, soffermarsi sugli aspetti eidografici degli stessi, su quelle caratteristiche personali e caratteriali che, in senso letterario, potevano stuzzicare la curiosità dei lettori.

Non c’è dubbio che le fonti usate da Svetonio provengano dagli apparati più vicini allo Stato. È evidente che la loro consultazione è stata accurata e particolareggiata. I singoli imperatori sono raccontati nel loro quotidiano senza dimenticare di darne un arguto giudizio politico.

Grazie ad un ritmo pimpante, in cui gli aneddoti colloquiano con i dettagli personali meno conosciuti, la retorica del racconto viene abbandonata in favore di una scrittura colta, pratica, attenta a non far annoiare il lettore, relegando nell’angolo qualsiasi tipo di pathos stilistico.

Un uomo contemporaneo

La Vita dei Cesari è l’esempio più limpido di come si possano usare anche le fonti ostili per fare Storia. Svetonio non si fa problemi. Quando c’è da descrivere pregi e, soprattutto, difetti (il rapporto ambiguo fra Nerone e sua madre Agrippina, l’indolenza di Tiberio etc.), lo storico ne parla senza pesantezza né tragicità.

Intendendo la Storia come materia viva, pulsante e gli archivi come la mente sempre vigile a cui fare riferimento per dare al passato l’ebrezza della contemporaneità e farci apparire certi uomini, all’apparenza lontanissimi, vicini e ancora in cammino accanto a noi. È per questo che di essa non possiamo farne a meno.

Curatore: Francesco Casorati – Editore: Newton Compton – Collana: Grandi tascabili economica – Anno edizione: 27 maggio 2010 – Prezzo: 7 euro.

Vot.: 8/10.

Un ascolto/un’opera d’arte: Coldplay – Fix you (2005); Ignoto – Ritratto di Augusto (35-30 a.C.).

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