Recensioni, Saggistica
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Bella e perduta. L’Italia del Risorgimento (Lucio Villari) – Un’unità problematica

Non è un semplice libro di storia. Al suo interno c’è un’intera nazione, un paese che fatica a ritrovare la propria pacificazione storica sebbene decenni di studi hanno cercato di tracciare una strada. Il titolo è esplicito, bella e perduta. Due termini che riassumono l’attuale condizione morale e politica italiana.

Poche chiacchiere, notizie storiche confutate con spirito critico e raccontate grazie ad una narrazione semplice e chiara. Il Risorgimento poteva essere un’occasione fondamentale per fare crescere un popolo, cercando di dargli una coscienza nazionale forte, invece è stato il principio di divisioni ancora oggi presenti.

Il coraggio di un’illusione?

Parlare di questo periodo per Villari significa “rileggerlo con condivisione e con convinzione come una storia non provinciale, aperta e attuale […]” (p. 6),  renderlo contemporaneo, sezionarne gli aspetti meno retorici per farcene apprezzare meglio il drammatico slancio politico-sociale che sta alla base del nostro essere democratici.

Un momento di lotta estrema con tre basi ideologiche che ne hanno guidato la realizzazione: il liberalismo, la democrazia e il laicismo. Tre capisaldi a cui i padri dell’Italia unita hanno fatto riferimento pur con le loro differenze di pensiero, consci dell’importanza del confronto aperto, schietto, brutale.

Inutile descrivere i momenti più importanti delle battaglie risorgimentali, gli incontri fra i vari capi politici, le loro azioni, i sacrifici dei caduti morti per un’idea di nazione che attualmente lambisce i confini dell’utopia. Ciò che conta è l’amara constatazione che quanto fatto con sangue e sudore, sia ancora uno sforzo da portare a termine.

Come rialzarsi?

Giovani vite sacrificate sull’altare del patriottismo, menti originalissime che avrebbero influenzato i più grandi pensatori degli anni successivi, realtà geografiche teatri di scontri violentissimi arricchite da un patrimonio storico e geografico ineguagliabile a livello mondiale. Un sfondo importante ma fragile.

Se davvero potrà esserci, in futuro, un ripensamento dell’epoca risorgimentale, questo deve partire da libri del genere. Onesti, magistralmente documentati e critici di ciò che raccontano. Un atteggiamento che dovremmo avere tutti per essere italiani migliori e sentirci più uniti.

Editore: Laterza – Collana: Economica Laterza – Edizione: 3 – Anno edizione: 2012 – Formato: Tascabile – In commercio dal: 2 febbraio 2012 – Pagine: XIII-345 pp., Brossura – Prezzo: 10,50 euro.

Vot.: 7,5/10.

Un ascolto/un’opera d’arte: Franco Battiato – Povera patria (1991); Francesco Hayez – La meditazione (1850).

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