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L’innocente, Alison Weir e la storia di Jane Grey

l'innocente

Recensione del romanzo “L’innocente” di Alison Weir edito da BEAT. La storia poco conosciuta di Jane Grey, regina d’Inghilterra per 9 giorni

Mi si è stretto il cuore quando sono arrivata a leggere l’ultima pagina de “L’innocente” di Alison Weir. Una delle mie grandi passioni è la storia, specialmente le grandi protagoniste del passato. Jane Grey è stata regina d’Inghilterra per 9 giorni, ma tutta la sua vicenda è rimasta nell’ombra perché si è trovata a vivere (e morire) in un momento storico particolare: la morte di Enrico VIII e l’ascesa al trono prima di Maria la sanguinaria e poi di Elisabetta I.

Trama

Inghilterra, 1554: Jane Grey, sovrana per appena nove giorni, si aggira nella dimora di Master Partridge, il carceriere della Torre di Londra. In quell’edificio che si affaccia sulla Tower Green, dove fu giustiziata anni prima Anna Bolena, è tenuta prigioniera insieme alle sue dame di compagnia, dopo essere stata giudicata colpevole di alto tradimento e condannata, poco più che sedicenne, a essere bruciata viva a Tower Hill, o decapitata, secondo il volere della regina Maria. Ha un’unica possibilità per salvarsi, stando almeno alla promessa dell’anziano abate di Westminster: se abiurerà la fede riformata, Maria Tudor, da poco impossessatasi del trono con la ferma intenzione di restaurare nel regno la religione cattolica, le concederà la grazia.

Lady Jane, tuttavia, è pronta a riconoscere le sue colpe – aver indossato una corona non sua e avere, così, permesso che il suo cuore e la sua volontà fossero influenzati dalle brame di potere altrui -, ma non può tradire il proprio credo e barattare la vita eterna con quella terrena. Sono anni difficili quelli che precedono il tragico esito della giovane vita di Jane Grey. Tra la fine del regno di Enrico VIII e l’avvento di Elisabetta I le tensioni tra cattolici e protestanti, a lungo sopite, esplodono, e il loro scontro si consuma alla luce dei roghi degli eretici; la Corona è al centro di una fitta rete di intrighi, accordi sotterranei e inaspettati tradimenti…

Uno dei punti forti de “L’innocente” è la scelta di Alison Weir di raccontarci tutta la vita di Jane Grey da diversi punti di vista come se fossero pagine di diario. Si alternano i pensieri della madre di Jane – Frances Brandon -, di Jane bambina e poi adolescente, della cugina Maria detta la sanguinaria ed altri personaggi. L’autrice ci immerge così nell’Inghilterra dello scisma religioso dove Cattolici e Protestanti sono sul piede di guerra. Decapitazioni e roghi di eretici sono all’ordine del giorno. Nessuno è davvero al sicuro. Nemmeno se in te scorre il sangue Tudor.

Le vicende di Enrico VIII sono note a tutti noi: la tormentata storia con Anna Bolena e la sua decapitazione, le mogli rinchiuse nella torre di Londra, lo scisma con la chiesa di Roma. Eppure nei libri di storia raramente vengono svelati gli intrighi e tradimenti alla base dei grandi eventi storici. Basti pensare a tutto il meccanismo che è ruotato intorno alla morte e alla successione del giovane Re Edoardo VI.

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Ho trovato molto interessante tutta la lotta religiosa raccontata dal punto di vista delle protagoniste: Maria fervente Cattolica e Jane convinta protestante. Due ragazze giovani che devono farsi strada in un mondo governato e fatto da uomini dove l’essere donna significa solo essere merce di scambio per un buon matrimonio. Lo sa bene Jane resa la peggiore delle traditrici per un gioco messo in atto da adulti bramosi di potere.

Documentario su Jane Grey

Jane è l’innocente tra tanti adulti colpevoli di voler assaporare il potere della corono d’Inghilterra. Codardi e meschini, sfrutteranno il sangue Tudor della giovane per i soli propri scopi personali. Inizialmente ho fatto fatica ad ingranare la storia, ma superate le prime 50 pagine non sono riuscita a smettere di leggere. Ho trovato estremamente interessante tutto il periodo storico descritto dalla Weir e la figura di Jane Grey di una purezza e delicatezza unica. Sono davvero felice di aver approfondito questo personaggio e tutto il contesto intorno.

Consiglio “L’innocente” di Alison Weir a tutti gli amanti dei romanzi storici specialmente ai fan della dinastia Tudor. Vedrete, non rimarrete delusi!

Punti forti del romanzo

  • una figura storica poco conosciuta, ma molto interessante;
  • ottima l’idea di sviluppare la storia da diversi punti di vista;
  • romanzo storico adatto a tutti e perfetto per approfondire la dinastia Tudor;
  • l’autrice è riuscita bene a caratterizzare tutti i personaggi e a farli rivivere nelle pagine del suo romanzo

Punti deboli del romanzo

  • in alcune parti, specialmente iniziali, è stato un po’ lento;
  • avrei voluto più capitoli con il punto di vista di Maria

L'innocente Alison Weir

Alison Weir – L’innocente

Titolo originale: Innocent Traitor
Editore: BEAT
Genere: Romanzo storico
Prima edizione: 2006
Prima edizione italiana: 2015
Formato: Tascabile
Pagine: 432 pp.,
Traduttore: Chiara Brovelli
Prezzo: 13,50 euro

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