Recensioni, Saggistica
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“Livelli di guardia” di Claudio Magris – Il rispetto e la dignità della parola

“Laicità significa tolleranza, dubbio rivolto anche alle proprie certezze
capacità di credere fortemente in alcuni valori sapendo
che ne esistono altri, pur essi rispettabili […]”, pp. 65-66.

Una lezione di stile

Un vero intellettuale che si rispetti pretende sempre di più dalla società in cui vive. Con spirito critico e concreta passione per le sue complessità, cerca di tracciare una via, delle linee guida di un pensiero che possa consentire a chi voglia leggerlo, di mettersi in discussione continuamente per migliorarsi.

Claudio Magris appartiene a questa categoria ormai quasi inesistente. Con coraggio e sincerità, in “Livelli di guardia”, scrive di un’Italia in balia di un caos interiore incapace di seguire una qualsiasi direzione politica, morale, intellettuale. Eppure ci sono stati tempi in cui tutto ciò era difficile potesse verificarsi.

Dopo la Seconda guerra mondiale, tra le macerie e il dolore, si cercava di ricostruire l’Italia con saggezza, impegno e profondità morale. Un atteggiamento figlio della caparbia resistenza al Fascismo e alla sua vorace intenzione di eliminare ogni forma di libertà individuale e collettiva attraverso la violenza.

La parola è un’arma

Magris lo ricorda in queste pagine dense di riferimenti a quel tipo di politica, manifestando un predominante disincanto di fondo che colloquia con la voglia di affermare, ora e sempre, la necessità di combattere ogni forma di intolleranza con le sole armi della scrittura e della cultura in grado di produrre giudizi netti, parole forti, un punto di vista coerente e mai banale.

I “Livelli di guardia” sono i confini del vivere civile che si rischiano di oltrepassare quando tutto è vittima di atteggiamenti al limite della bestialità (la violenza degli stadi, ad esempio) e non c’è alcun freno agli istinti più biechi. Davanti a tutto questo serve riscoprire il gusto per un pensiero che sia conscio delle contraddizioni della società e sappia rispettarle.

La vera politica deve concentrarsi sui bisogni di tutti, cercando di tracciare una via, un modo di vedere il mondo in cui la difesa della democrazia deve essere il primo pensiero perseguibile da parte dei suoi cittadini. Per farlo servono onestà, serietà, voglia di prendersi cura dell’Altro con la giusta attenzione.

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In questi densi e limpidi articoli di Claudio Magris, si ritrova un senso antico del lógos, della capacità della parola di farsi dialogo e confronto costruttivo con la realtà. Una base dialettica necessaria per dimostrare a noi stessi e agli altri, quanto il vero lessico civile di una nazione debba, prima di tutto, erigersi dentro la nostra anima.

Editore: Garzanti – Collana: Elefanti bestseller – Anno edizione: 2013 – Formato: Tascabile – In commercio dal: 17 ottobre 2013 – Pagine: 201 pp., Brossura – Prezzo: 12,90 euro.

Parola-Segnalibro: #civiltà.

Un ascolto/un’opera d’arte: Giorgio Gaber – Quando sarò capace di amare (1996); Fori Imperiali (46 a.C.-113 d.C.).

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