Narrativa straniera, Recensioni
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“La nausea” di Jean-Paul Sarte – La miseria delle condizione umana

Un cuore inquieto

Antoine Roquentin vive l’inganno delle illusioni. Può essere sintetizzata così “La nausea” di Sartre. Il resoconto, quasi diaristico, di un uomo che decide di emanciparsi dalla voglia di vivere avvertendo gradualmente una strana ma reale sensazione di scoramento che mette in dubbio tutto ciò che lo circonda.

Perché? In questo capolavoro della letteratura esistenzialista di tutti i tempi, Sartre ci parla soprattutto della mestizia che ci assale quando, per la prima volta, avvertiamo il senso delle cose. A quest’ultimo molti di noi reagiscono con carattere, andando dritti davanti al loro percorso di vita; altri, invece, preferiscono lasciarsi vivere, mettendosi in un piccolo angolo del mondo.

Trascinandosi senza meta per la strada, guardando in faccia gli sguardi degli altri, Roquentin capisce quanto sia assurda l’esistenza nel momento in cui esce fuori in ogni sua lampante mediocrità. Questo sconforto diventa più forte se non si sanno accettare le proprie debolezze e incapacità caratteriali.

Lottare, resistere, vivere

Se non si ha a che fare con la disperazione più profonda. E’ da essa che deve partire un sorta di riscatto personale, evitando di essere schiacciati dall’incombenza di un’oscurità interiore sempre in agguato, pronta a prendersi tutto senza scrupoli, anche la vita dei diretti interessati, in una sorta di gioco evolutivo dove prevale il più forte.

Accanto a Roquentin, l’Autodidatta. Un uomo enigmatico, un umanista. Una persona che scandisce i suoi ritmi biologici sulle fasi della conoscenza. Topo di biblioteca, intellettuale taciturno poco avvezzo al vivere sociale. Lettore finissimo. L’Autodidatta è per me lo spirito critico di ogni tempo della Storia.

Se non la Storia stessa. Il suo pensiero più autentico che si evolve malgrado le asprezze della vita, aspettando di poter, un giorno, riprendere in mano le redini del mondo. “La nausea” è anche il racconto delle idee in cammino verso qualcosa che, prima o poi, possa metterle a frutto e portare così al cambiamento.

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Si esce salvi da questo libro? No. Si esce consapevoli e un po’ cinici. Consci che non vi è altra certezza se non quella derivante dalle proprie forze interiori. Oltre ad essere un manifesto narrativo del pensiero sartriano, “La nausea” è la testimonianza di un uomo a cui la tragicità delle cose non toglie la volontà di combatterla.

Editore: Einaudi – Collana: Tascabili scrittori – Anno edizione: 2005 – Formato: Tascabile – Pagine: 242 pp.Prezzo: 10 euro.

Parola-Segnalibro: #resistere.

Un ascolto/un’opera d’arte: Enrico Ruggieri – Rien ne va plus (1986); Edward Munch – Separazione (1896).

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