Gialli - Thriller, Recensioni
comments 8

Il sogno: Franck Thilliez, un puzzle ad incastro perfetto

il sogno thilliez

Recensione de “Il sogno” di Franck Thilliez edito da Fazi Editore. Preparatevi perché questo è un vero e proprio puzzle!

L’articolo NON contiene spoiler sul finale, ma troverete il mio parere a fine recensione!

Questo thriller mi ha fatto letteralmente impazzire! E di nuovo Franck Thilliez me l’ha fatta come per “Il manoscritto”. Sono arrivata all’ultima pagina convinta di aver capito tutto, e poi l’autore tira fuori una delle sue carte per sconvolgere la lettura e le mie convinzioni. “Il sogno” di Thilliez ha totalmente soddisfatto le aspettative! Anzi, le ha superate di molto!

Trama

Se non fosse per le sue cicatrici e le strane foto che tappezzano le pareti del suo ufficio, si direbbe che Abigaël sia una donna come le altre. Se non fosse per i momenti in cui sprofonda nel mondo dei sogni, si giurerebbe che dica il vero. Ma Abigaël, la psicologa che tutti si contendono per risolvere i casi criminali più intricati, soffre di una grave narcolessia che le rende tutto più difficile. Spesso per lei il confine tra sogno e realtà si confonde, ed è costretta a ricorrere a bruciature e tatuaggi per assicurarsi di essere sveglia e che quello che vede stia realmente accadendo. L’indagine a cui sta lavorando insieme al fidanzato poliziotto Frédéric riguarda un rapitore seriale di bambini, Freddy.

I piccoli scomparsi finora sono tre, a quattro mesi di distanza l’uno dall’altro. Ogni rapimento viene annunciato con uno spaventapasseri che indossa gli abiti del bambino rapito precedentemente. Intanto, Abigaël è l’unica sopravvissuta a un terribile incidente d’auto di cui non ricorda nulla e dove hanno perso la vita suo padre e sua figlia. Presto capirà che molte cose di quell’episodio non tornano. E si renderà conto che Freddy sa più di quanto dovrebbe. E non è il solo. Ma per Abigaël il nemico più pericoloso rimane uno: se stessa.

“Il sogno” di Thilliez è un vero e proprio puzzle. Come per “Il manoscritto” il lettore ha un ruolo attivo nel districarsi tra i vari indizi per arrivare alla soluzione del caso. E’ un aspetto che apprezzo molto perché si deve davvero prestare attenzione ad ogni singolo dettaglio del libro per avere la certezza di aver unito in maniera corretta tutti i tasselli. E mai come in questo caso noi lettori dobbiamo essere totalmente svegli per comprendere ogni minimo particolare (ed essere svegli ne “Il sogno” di Thilliez è tutto!). Thilliez sa esattamente come catturare l’attenzione di noi lettori: la trama è strutturata in modo tale che si avrà fino alla fine il dubbio se ciò che si sta leggendo sia un sogno di Abigaël o la realtà.

Infatti tutta la vicenda ruota intorno alla malattia di Abigaël, la protagonista, affetta sin da bambina da una grave forma di narcolessia. E nel testo vengono alternati i suoi sogni, la realtà, il passato e il presente. Thilliez però fornisce delle utili linee guida per non farci totalmente impazzire: tenere d’occhio la linea temporale posta ad ogni inizio gruppo di capitoli sarà una delle chiavi per non perdersi. Inizialmente può essere difficile tenere a mente tutte le informazioni proprio a causa di questa struttura particolare. Ma l’effetto sorpresa finale merita senza dubbio il nostro minimo sforzo iniziale!

“Questa volta fu suo padre a rattristarsi. Preferiva interiorizzare, assorbire le parole. Poi anche lei tacque e osservò la strada, con un’enorme paura del futuro, di quella malattia imprevedibile nascosta in fondo al suo cervello. Cosa siamo senza memoria, senza ricordi, senza i volti e le voci che hanno accompagnato la nostra vita? Solo un puntino sulla curva del tempo? Un fiore che si è dischiuso, ma senza profumo né colore? A cinquant’anni non avrebbe più saputo chi era stata prima?”

Non mi dilungo molto sulla trama per non rovinare sorprese a chi non lo avesse ancora letto. Considero “Il sogno” di Thilliez un thriller veramente ben riuscito: i personaggi sono ben caratterizzati, trovo intrigante tutta la struttura sogno-realtà, il rapimento dei bambini è un elemento interessante e ben riuscito. E ho apprezzato molto il finale, più chiaro e logico de “Il manoscritto”. Anche ne “Il sogno” ritroviamo un analisi indiretta del modus operandi dell’ antagonista: tutto ciò che sappiamo del cattivo di turno ci viene fornito dai dati raccolti durante l’indagine. Come ne “Il manoscritto” e “Foresta nera” anche in questo romanzo i libri hanno un ruolo centrale. Un altro tassello importante è proprio nascosto dentro un altro libro.. o diversi libri..

Per concludere, a voi che leggerete “Il sogno” di Thillez consiglio:

  • prendete appunti sull’ordine cronologico degli eventi
  • i numeri, prestate attenzione ai numeri..
  • sogno o realtà? Seguite attentamente ogni passaggio e il finale vi sarà svelato!

Consiglio “Il sogno” di Thilliez a chi è alla ricerca di un thriller particolare, non scontato e ha voglia di giocare con la trama. Non sono descritte scene troppo cruente, ma non mancheranno le emozioni forti! E sopratutto: restate svegli!

Ringrazio la casa editrice Fazi Editore per avermi fatto leggere in anteprima il libro!


il sogno Thilliez

Franck Thilliez – Il sogno

Titolo originale: Rêver
Editore: Fazi Editore – Darkside
Genere: Thriller
Prima edizione: 2016
Prima edizione italiana: 2020
Pagine: 436 pp.,
Traduttore: Federica Angelini
Prezzo: 18,50 euro

Acquista questo libro su:

Parliamo del finale

Se hai letto “Il sogno” e vuoi leggere le mie impressioni allora puoi proseguire con la lettura! Altrimenti non andare oltre perché contiene spoiler sul finale!

Come avrai visto, a fine libro Thilliez ci fornisce la chiave per comprendere esattamente come si sono svolti i fatti. O meglio, se si è stati attenti, allora troverete facilmente la chiave. Ho avuto il dubbio che fosse stato tutto un sogno di Abigaël: le ultime parole dell’ultimo capitolo mi avevano messo la pulce nell’orecchio. Ma leggendo il capitolo 57 e rivedendo l’ordine esatto cronologico della vicenda non ho avuto più dubbi: i fatti sono reali così come il finale. Non mi aspettavo che “Freddy” fosse chi effettivamente sia: ho pensato fino all’ultimo che fosse il padre. Ho avuto il dubbio che Lea fosse ancora viva fin da subito per via di alcuni indizi. Mi è piaciuto che tutto abbia trovato un senso logico a fine libro.


© Riproduzione riservata TheBookmark.it

Filed under: Gialli - Thriller, Recensioni

by

Instancabile lettrice, nipponista da sempre, attualmente dottoranda! Viaggio, fotografo, studio le tombe decorate del Giappone antico. Amo l'inverno, il tè, l'Asia, i biscotti. Ho un cane salsiccia e un fortunadrago in miniatura. Leggo, sorrido, vivo! Quanti segnalibri darò alle mie letture?

8 Comments

  1. Beatrice says

    Bella recensione e libro fantastico! Non sono riuscita però a trovare la cifra per il famoso capitolo 57, mi daresti qualche indizio?

    • Claudia Zancan says

      Grazie ♥️ certo! Si trova nelle prime 100 pagine ed è un codice visto in sogno da Abigael e letto da Fred! Fammi sapere se lo riesci a trovare! (Ricorda che andrà inserito nel link del sito Fazi senza i trattini!!!)

  2. Maya says

    Recensione perfetta e libro pazzesco!
    Ti scrivo in privato per il codice ❤️

    • Claudia Zancan says

      Grazie mille!!! Sono contenta che ti sia piaciuto! Sì, mandami una email o un messaggio su IG e ti aiuto con il codice ☺️♥️

  3. L’ho appena terminato. Geniale! La storia, la narrazione, il finale, l’intreccio, il capitolo 57… tutto semplicemente… perfetto

    • Claudia Zancan says

      Siii vero! Infatti è secondo me uno dei thriller più riusciti 🙂

Cari Lettori, The Bookmark.it vive attraverso le vostre interazioni: lasciate un commento per farci conoscere la vostra opinione! Grazie!

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.