Recensione del libro “Fumo e cenere” di Abir Mukherjee edito da SEM. Voliamo nell’India degli anni ’20 per risolvere questo giallo!
Calcutta, anni ’20. L’India è alle prese con i primi moti d’indipendenza dall’imperialismo inglese. Gandhi inizia ad essere un personaggio scomodo. E tra la polvere, il caldo e il caos indiano, una serie di omicidi apparentemente scollegati cattureranno l’attenzione del lettore. “Fumo e cenere” è il terzo capitolo di questa serie di gialli di Abir Mukherjee ambientati in India. Non ho letto i due precedenti volumi, ma Federica (lettrice senza tempo) me ne ha sempre parlato benissimo e mi è sembrata un’ottima occasione anche per partecipare al suo #tiraccontolindia.
Trama
Calcutta 1921.Tormentato dai ricordi dolorosi legati alla guerra mondiale e alla morte della sua giovane moglie, il Capitano Sam Wyndham sta cercando di contrastare la grave dipendenza dall’oppio, che deve comunque tenere segreta perché potrebbe costargli la carriera. Ma è proprio in una fumeria d’oppio che, per sfuggire a un’incursione della polizia, incappa nel cadavere sfigurato di uno sconosciuto, ucciso a coltellate. Il tipo di pugnale utilizzato e le ferite sul corpo dell’uomo fanno pensare a un omicidio rituale. È il primo di una serie di morti misteriose, tutte con caratteristiche simili, ma apparentemente slegate l’una dall’altra e avvenute in diverse zone della città.
In una caccia all’uomo senza quartiere in cui è aiutato dal suo fidato assistente indiano, l’abile e astuto sergente Banerjee, Sam deve fare di tutto perché l’assassino non colpisca ancora. Tutto questo sullo sfondo di un mondo in fermento, in cui i nazionalisti sono sul piede di guerra per protestare contro l’arrivo del principe di Galles e le spinte all’indipendenza dall’Impero britannico sono sempre più sentite.

“Fumo e cenere” non è il solito giallo o thriller. E’ a tutto gli effetti un ottimo puzzle dove Abir Mukherjee riesce magistralmente a incastrare gli eventi storici del tempo con personaggi ben caratterizzati e un mistero interessante da risolvere. Una scrittura coinvolgente che proietta il lettore tra la quotidianità e le contraddizioni dell’India. Anche se la prima parte è leggermente più lenta rispetto il testo centrale e la conclusione. Giustamente, serviva una buona introduzione storica per meglio comprendere dinamiche e situazioni della trama.
Infatti, quando dico che storia e narrativa si intrecciano bene, intendo proprio che c’è una consequenzialità degli eventi che vanno di pari passo con alcune situazioni politiche dell’India del 1921. Ma lo sfondo storico non disturba affatto il ritmo e il thrilling lasciando nel lettore riflessioni e domande sul periodo coloniale e su ciò che ha causato.
Un’intervista lampo in inglese ad Abir Mukherjee su i suoi libri
Avendo iniziato da questo capitolo, ovviamente mi è mancato qualcosa del background dei personaggi principali, specialmente del protagonista di Sam Wyndham. Ma devo dire che si intuisce la profondità della sua crescita in questi tre libri. Mi sono anche molto piaciuti i personaggi secondari. Tutti hanno una propria storia personale interessante e ben in linea con tutta la trama. Inoltre lo svolgimento del caso è avvincente e per nulla scontato.
“Fumo e cenere” è un giallo dal sapore speziato perfetto per i lettori alla ricerca di adrenalina e amanti della storia. E’ un bella fotografia in movimento di Calcutta e delle sue atmosfere! Forse, per apprezzarlo al meglio, andrebbe letto dopo i primi due volumi.

Abir Mukherjee – Fumo e cenere
Titolo originale: Smoke and Ashes
Editore: SEM
Genere: Giallo storico
Prima edizione: 2018
Prima edizione italiana: 2020
Formato: rilegato
Pagine: 300 pp.,
Traduttore: Alfredo Colitto
Prezzo: 18,00 euro
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