Alcuni consigli di libri per conoscere attraverso la lettura l’Europa mediterranea
Il mondo dell’Europa mediterranea è stato al centro della storia per molti secoli. Grazie all’eredità culturale e politica delle civiltà greca e romana, all’apporto originale della realtà medievale e ai successivi sviluppi umanistico-rinascimentali (senza tralasciare i contributi dell’età e moderna e contemporanea), la cultura dell’Europa mediterranea, i suoi libri, hanno assunto un ruolo di primo piano nei contesti internazionali sviluppando una letteratura capace di analizzare i vari aspetti della società in stretta connessione con la storia che l’ha resa protagonista.

L’Europa mediterranea è la nostra dodicesima tappa de #ilgirodelmondoin12letture. Pronti a partire con noi?
Spagna, Portogallo, Italia, l’area balcanica, la Turchia. Tutte queste zone geografiche hanno a che fare con l’Europa mediterranea intessendo attorno ad essa racconti che si perdono nelle memorie più lontane del tempo, quando il mito era la base di ogni esperienza di vita e la poesia si poneva come il primo vagito del mondo fino ad allora conosciuto. Nasce così una scrittura che pone soprattutto le emozioni al centro dei suoi temi inscrivendole in un clima caldo e umido, pieno di estati soleggiate e temperature ardenti, dove gli uomini sono dei perenni viaggiatori di luoghi ancora sconosciuti, come la loro anima. Che aspettiamo allora? Partiamo subito per l’Europa mediterranea per quest’ultimo appuntamento con la dodicesima tappa del nostro progetto/challenge #ilgirodelmondoin12letture!
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Libri sull’Europa mediterranea
Cecità – Josè Saramago
L’arrivo improvviso di una piaga oscura rende ciechi gli abitanti di un luogo senza radici, quasi senza storia. Un’epidemia malvagia corrode le loro menti e i loro corpi buttandoli nella disperazione più completa fino alla catarsi finale.
“Cecità” parla di rapporti umani e della fatica per farli restare in equilibrio quando qualcosa li scuote senza preavviso. Un tempo in cui uomini e donne sembrano preda delle loro follie collettive, diventando quasi animali pur di sopravvivere. Un tempo che richiede coraggio per essere sconfitto e senso di umanità per viverlo compiutamente da esseri umani. Bellissimo.
Il libro dell’inquietudine – Fernando Pessoa
Le confessioni esistenziali di Bernardo Soares, scisso fra la voglia di vivere in pieno la sua vita e quella di lasciarsi trasportare da essa, ammettendo la necessità di contemplarla con tutto se stesso per capirne ogni complessità.
In questo diario anomalo, ricco di poesia e scritto al di là del tempo, Pessoa coglie il disagio dell’individuo di fronte al mistero del suo esserci nel mondo. Lo coglie con violenza ma anche con commiserazione portandoci nelle reti labirintiche di una psiche che cerca di dare un senso a tutto quello che non ce l’ha.
Sostiene Pereira – Antonio Tabucchi
L’anziano giornalista Pereira non ha più nulla da chiedere alla vita, soprattutto dopo la morte di sua moglie. Tutto gli sembra grigio e incolore eppure, quando la storia entrerà di prepotenza con le peggiori intenzioni, non gli rimarrà che lottare fino in fondo, dimostrando quanto l’età non conti per sconfiggere ogni tipo di sopruso.
Siamo in una Lisbona solitaria in preda alle violenze del nazionalismo e del fascismo. La città è tramortita ma solo la fede nella cultura e nella sua voglia di libertà saprà risollevarla. Ecco il senso di questo libro che commuove e lascia una traccia di sé nelle nostre coscienze ancora oggi. Indelebile e imperituro.
Berta Isla – Javier Marias
Colpi di scena, le trame oscure dei servizi segreti, tasselli narrativi che si sovrappongono l’uno sull’altro cingendo la storia della protagonista e di suo marito, sposato dopo anni di fidanzamento con la finta certezza di riuscire a conoscerlo.
Di questo non detto e silenzioso tacere, si nutre tutta la storia che scava a fondo nella nostra percezione della memoria e del ricordo, rammentandoci quanto anche i sentimenti apparentemente più sinceri nascondano, in realtà, qualcosa di subdolo e misterioso.
La ragazza con la leica – Jelena Janeczek
La storia di una ragazza come tante dal talento inesauribile, che affascinava chiunque incontrasse e che ebbe a che fare con persone rimaste immortali nell’arte di tutti i tempi. Fra questi, il grande fotografo Robert Capa che la amerà fino alla fine, quando un destino crudele la porterà via per sempre.
Gerda Taro vive in pieno la sua epoca, quegli anni Trenta che videro l’ascesa del nazismo, le morti sui campi di battaglia, l’avvento di una crisi economica senza precedenti. Jelena Janeczek sa farci vivere tutto ciò grazie ad una scrittura sinuosa e colta, degna di uno dei migliori premi Strega degli ultimi anni.
Microcosmi – Claudio Magris
Un viaggio letterario nelle piccole storie che circondano la vita dell’uomo. Ma non solo. Microcosmi è un libro che va oltre ogni tipo di classificazione ponendosi a metà fra il saggio e il racconto erudito.
Animali, luoghi del cuore, storie misconosciute, personaggi persi nell’oblio nel tempo. Magris si sofferma su di loro con penna accurata ed evocativa ricordandoci quanto sia importante, per noi, fare tesoro anche delle esperienze più “banali” per costruire la nostra identità.
Gli indifferenti – Alberto Moravia
Difficile schematizzare l’opera di Alberto Moravia, difficile, soprattutto, scegliere fra i suoi libri un testo che ne esemplifichi al meglio il talento. Gli indifferenti potrebbe avere questa funzione e diventare il simbolo della sua poetica. E per me lo è sicuramente. Perché?
Perché racconta quanto la brutalità della storia si insinui nella vita personale di ognuno di noi modificandone ogni aspetto. In questo caso, quella della buona borghesia romana alle prese col Fascismo che affascina le folle portando all’omologazione intere classi sociali e gli individui incapaci di sviluppare una propria identità nel momento in cui il Male si impossessa delle loro coscienze. Libro fondamentale.
Addio fantasmi – Nadia Terranova
La storia di un abbandono e la storia di due donne appese all’assenza di uomo che esce dalle loro vite improvvisamente ma vi rimane dentro come uno spettro, condizionandole nel profondo. Addio fantasmi è una storia che fa male perché racconta quanto possa essere sfuggente ciò che abbiamo di più caro.
Una storia scritta con una scrittura densa, poetica, che taglia l’anima di chi legge fino a farla combaciare con quelle delle due protagoniste, una madre una figlia, coraggiose nel portare sulle spalle la forza di continuare, nonostante tutto, a vivere.
La forma dell’acqua – Andrea Camilleri
La comparsa sulla scena letteraria del commissario Montalbano avviene fra omicidi autorevoli, in una terra dove la criminalità organizzata sa diffondersi capillarmente prendendo tutte le forme possibili, mischiandosi alla vita dei cittadini come l’acqua riesce a spandersi ovunque assumendo le sembianze dei luoghi in cui si trova.
In queste trame labirintiche, Montalbano investirà tutta la sua arguzia di commissario, dando dimostrazione di intelligenza e sagacia, in una Sicilia persa nella bellezza della cittadina di Vigàta e nelle malefatte di una delinquenza troppo difficile da estirpare.
Le poesie – Kostantinos Kavafis
Le poesie di Kavafis sembrano racconti di miti antichi, diffusi nell’Europa mediterranea e mischiati alla vita contemporanea. La voce di questo poeta si nutre di eleganza e sobrietà, senza mai risultare stucchevole o troppo ampollosa. Anzi, ti trascina per mondi lontani, persi nella storia, coperti dalla coltre sfuggente di ere indimenticabili.
La raccolta riunisce tutti i maggiori componimenti del poeta il cui immaginario è ricco di passione per la vita e dolcissima malinconia. Quest’ultima accompagna continuamente la lettura rendendola sensuale e nostalgica come i paesaggi della Grecia antica.
Il ponte sulla Drina – Ivo Andric
Il ponte di Visegrad, città della Bosnia, fatto costruire dal pascià Mehmed, rappresenta il simbolo di un’unione culturale e storica fra due mondi all’apparenza diversi: quello cristiano e quello musulmano. Intorno ad esso, Andric vi ambienta le vicende di una terra spaccata in due, dentro una storia lunghissima, che dal Cinquecento arriva fino alla Prima guerra mondiale.
Nei suoi personaggi si respira la tensione di un tempo scomparso, quasi mitico, sempre alla ricerca di una sintesi coerente tra culture e tradizioni differenti dell’Europa mediterranea, necessaria alla convivenza pacifica delle stesse.
Istanbul – Orhan Pamuk
Si può raccontare una città attraverso la propria biografia? Soprattutto, si può raccontare una città come Istanbul, dalla storia secolare, tenendo presente quanto i suoi stimoli abbiano influenzato la crescita di un individuo? Sì, si può.
Pamuk è Istanbul e viceversa. Pulsante di vita, piena di stimoli, colma di contraddizioni. Questa antica capitale del mondo, colloquia con l’esistenza di un uomo legato alla scrittura da un vincolo indissolubile. Lo stesso che riesce a tenerlo avvinto al proprio luogo dell’anima, alla sua patria interiore.
Questa è stata la mia personale selezione di libri sull‘Europa mediterranea! Spero che con questi consigli di lettura possiate viaggiare per questi luoghi lontani e affascinanti. Se avete altri libri da suggerire, fatemelo sapere nei commenti!
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