Alla scoperta dei matsuri estivi giapponesi, festival ricchi di una tradizione centenaria
Sarà capitato a tutti voi di leggere un manga o guardare un anime dove i protagonisti, vestiti con yukata e geta, si sono diretti tra bancarelle di cibo e spettacolo di fuochi d’artificio. Si trattava di un tradizionale matsuri 祭り giapponese. Al giorno d’oggi, se si domanda agli stessi giapponesi a cosa associano la parola “matsuri” molti di loro risponderanno proprio con fuochi d’artificio e street-food. I matsuri sono effettivamente l‘aspetto caratterizzante delle estati giapponesi. Vanno da luglio ad agosto e ogni città e santuario ha il proprio festival. Io stessa, nella mia estate a Osaka nel 2009, penso di aver partecipato circa ogni due settimane a un matsuri.
Nonostante l’aspetto festaiolo di questi festival, la loro origine è sacra e strettamente connessa con il culto dello Shinto o con eventi storici. Infatti si svolgono in momenti precisi dell’anno spesso in concomitanza con la raccolta del riso. La caratteristica principale dei matsuri è la loro diversità: ogni zona ha le sue caratteristiche. Ma l’aspetto comune che li unisce è il mikoshi.
Il mikoshi 神輿 è una lettiga che serve per trasportare una divinità – kami 神 – mentre si muove tra il santuario principale e il santuario temporaneo durante un festival o quando la si trasferisce in un nuovo santuario. In origine il mikoshi era un altare utilizzato per la festa del raccolto in un periodo in cui i giapponesi erano nomadi. Veniva eliminato dopo la festa e ogni anno se ne costruiva uno nuovo per invitare gli dei a scendere sulla Terra. Quando venne abbandonato il nomadismo e l’agricoltura divenne lo stile di vita, i giapponesi sentirono la necessità di avere nel loro stesso luogo la divinità. Perciò iniziarono a edificare santuari e il mikoshi iniziò ad essere utilizzato solo per i festival.

In questo articolo vi parlerò della storia dei matsuri e dei festival estivi più caratteristici che vi consiglio di aggiungere al vostro viaggio in Giappone!
Contenuti
Matsuri: tra leggenda e significato
Secondo il Kojiki, Amaterasu-ō-mi-kami 天照大御神 – la Dea del Sole – si ritirò nella caverna Ama-no-Iwato dopo aver litigato con il fratello, il Dio della tempesta Susanoo, il quale aveva distrutto gli argini delle risaie piantate dalla sorella e ne aveva ostruito i fossati. Amaterasu fece così sprofondare il mondo nell’oscurità. Tutte le altre divinità cercarono di farla uscire, ma senza successo. Fino a quando la Dea Ama-no-Uzume appese uno specchio a un albero vicino la caverna e si esibì in una danza erotica facendo ridere tutti gli altri dei. Incuriosita dalle risate, Amaterasu uscì per vedere cosa stesse succedendo. Rimase così stupita nel vedere il proprio riflesso nello specchio tanto che gli altri dei la riuscirono a tirare fuori dalla caverna e a convincerla a tornare in cielo. Perciò si ritiene ancora oggi che l’aspetto festaiolo dei matsuri derivi proprio dalla danza per far uscire dalla caverna Amaterasu.
In origine, la parola matsuri era un termine generico utilizzato per tutte le cerimonie shinto giapponesi. In giapponese, il verbo matsuru significa “onorare”, o “celebrare gli dei”. Nel Giappone contemporaneo, matsuri significa sia “festival” che “festa” in senso religioso. Inizialmente, i giapponesi pensavano che gli dei scendessero sulla terra durante il matsuri. Per accoglierli, venivano preparate piccole montagne o piccoli cumuli di terra. Con il tempo, queste piccole montagne divennero veicoli che potevano essere spostati: sono gli attuali carri del festival – i dashi. Ecco perché i caratteri che formano la parola dashi sono proprio quelli di “montagna” 山 e “ruota” 車.

La storia dei matsuri
Come abbiamo appena letto, i matsuri giapponesi hanno radici antiche e nascono proprio dal culto dello Shinto. Sappiamo infatti che in epoca antica durante i matsuri si pregavano gli dei per avere un buon raccolto, o per scacciare disastri e cattiva sorte. Queste cerimonie si tenevano segretamente in luoghi del santuario non accessibili a tutti proprio perché erano una funzione sacra a diretto contatto con le divinità. Un importante cambiamento si è avuto durante il Periodo Edo (1603-1868), quando il Giappone ha chiuso i suoi confini e proprio per questo ha visto lo sviluppo di arti tipicamente autoctone, come l’ukiyo-e e il teatro kabuki.
Durante questo periodo, i festival hanno assunto il carattere “festaiolo” e sono diventati parte della cultura popolare, soprattutto tra la gente comune, con spettacoli appariscenti. E’ in periodo che risalgono alcuni degli aspetti più caratteristici dei matsuri contemporanei come il mikoshi, le danze dei leoni e i fuochi d’artificio.
Nell’era Meiji (1868-1912), i festival furono vietati a causa dell'”Ordine di separazione scinto-buddista”, ma dopo la fine della guerra, ci fu un movimento per farli rivivere. Da allora, i festival si svolgono come nel periodo Edo. I festival giapponesi sono così gradualmente cambiati da rituali a preghiere a intrattenimento.
I festival estivi da non perdere
I matsuri non si svolgono solo in estate, ma in tutti i periodi dell’anno proprio perché strettamente connessi con la natura e il raccolto del riso. Di certo, però, i matsuri estivi sono di gran lunga i più colorati e i più divertenti. Si dice che i festival estivi siano nati all’interno delle comunità rurali per allievare la fatica dei contadini dal lavoro agricolo nella stagione estiva. Altri, invece, hanno origine negli eventi osservati nelle comunità urbane per tenere servizi commemorativi per le persone morte per epidemia nell’estate prima del Periodo Edo. Molti matsuri non esistevano prima del Periodo Edo, ma sono nati in epoca moderna. Tuttavia hanno delle caratteristiche comuni quali: danze tradizionali, fuochi d’artificio, street-food.. Sebbene i festival estivi siano davvero numerosi, ve ne consiglio 5 davvero particolari!
Gion Matsuri di Kyoto (luglio)
Probabilmente il matsuri più famoso di tutto il Giappone ed è il festival del santuario Yasaka. Una delle caratteristiche principali sono le due tipologie di carro utilizzati nella processione: i 23 yama e i 10 hoko. Uno dei motivi principali per cui il Gion matsuri è così impressionante sono le dimensioni degli hoko, che sono alti fino a 25 metri, pesano fino a 12 tonnellate e sono trainati da ruote grandi come persone. Sia gli yama che gli hoko sono decorati in modo elaborato con temi unici. Un’altra caratteristica unica è la sua lunga e quasi ininterrotta storia. Risale all’869 come cerimonia religiosa per placare gli dei durante lo scoppio di un’epidemia. Ancora oggi si è mantenuta la tradizione di selezionare un ragazzo del luogo come messaggero divino. Il bambino non può mettere piede a terra dal 13 luglio fino a quando non è stato fatto sfilare per la città il 17.
Ci sono davvero tanti eventi per tutto il mese di luglio da tenere d’occhio e spesso il calendario cambia di anno in anno.
Tenji Matsuri di Osaka (25 luglio)
Il festival è iniziato nel 10° secolo e oggi si svolge il 24 e 25 luglio di ogni anno. Le celebrazioni principali si tengono il secondo giorno del festival, il 25 luglio quando si svolgono sia una sfilata sulla terra sia una sul fiume con tanto di spettacolo pirotecnico. Il Tenjin Matsuri è il festival del Santuario Tenmangu e onora la sua divinità principale, Sugawara Michizane, la divinità dell’istruzione. Si può assistere a spettacoli di danza tradizionale (non perdetevi la “danza de drago”!), teatro Noh e per tutta la città si può respirare un’aria di festa e di divertimento.
Nebuta Matsuri di Aomori (2-7 agosto)
Nebuta e Neputa sono un tipo di festival estivo legato al Tanabata e si tiene nella prefettura di Aomori. Il più grande di questi festival è il Nebuta Matsuri (ねぶた祭) della città di Aomori, che si svolge ogni anno dal 2 al 7 agosto. Il clou del festival è la sfilata quotidiana di enormi carri di lanterne, affiancati da grandi tamburi taiko, musicisti e ballerini. Degli artigiani locali costruiscono le due dozzine di carri del festival, che sono costruiti con carta washi dipinta su un telaio di filo metallico e richiedono un anno intero per la progettazione e la costruzione. Possono essere larghi fino a nove metri e alti cinque metri e spesso raffigurano divinità, figure storiche o mitiche della cultura giapponese e cinese, attori kabuki e personaggi della TV.
Kanto Matsuri – Akita (3-6 agosto)
Il Kanto Matsuri (竿燈まつり, “pole lantern festival”) è una celebrazione legata al Tanabata nella città di Akita, che si svolge ogni anno dal 3 al 6 agosto. Il clou del festival è un’impressionante esibizione di abilità in cui gli artisti tengono in equilibrio i kanto (lunghi pali di bambù) con schiere di lanterne di carta attaccate all’estremità. I pali di kanto sono di diverse dimensioni: il più grande misura 12 metri, pesa 50 chilogrammi e porta ben 46 lanterne di carta illuminate da candele vere. Al suono di tamburi, flauti e spettatori che cantano “dokkoisho, dokkoisho”, ogni kanto viene sollevato da un singolo artista che lo tiene in equilibrio utilizzando varie tecniche. I performer cambiano ogni pochi minuti e aggiungono gradualmente delle estensioni al palo fino a quando il kanto non raggiunge la sua massima altezza.
Awa Odori – Tokushima (12-15 agosto)
L’Awa Odori (阿波おどり)della città di Tokushima è il più famoso dei molti festival di danza che si tengono in tutto il Giappone durante la stagione Obon a metà agosto. Awa è l’antico nome della prefettura di Tokushima mentre “odori” significa danza. Tra il 12 e il 15 agosto, gli spettatori e i ballerini arrivano a Tokushima a migliaia per vedere questa “Fool’s Dance” le cui origini risalgono a 400 anni fa. Questo soprannome deriva dal testo di una comune canzone di danza, che si può tradurre come: “I pazzi ballano e i pazzi guardano, se entrambi sono pazzi, tanto vale ballare”.
Con questo articolo vi ho introdotto l’affascinante mondo dei matsuri giapponesi. Se state pianificando un viaggio in Giappone durante l’estate, vi consiglio di informarvi sui vari festival dei santuari della zona. Partecipare ai matsuri è un’esperienza unica: si riesce a percepire tutta la sacralità, il folklore e la tradizione del Giappone.
Fatemi sapere se avete mai partecipato ad un matsuri o a quale tra i 5 festival che vi ho suggerito vi piacerebbe partecipare!
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