Recensione del romanzo “Il valore affettivo” di Nicoletta Verna pubblicato da Einaudi. Il percorso di accettazione di sé e di perdono di una giovane donna
Mi capitata raramente di piangere per un romanzo. Ma “Il valore affettivo” di Nicoletta Verna è andato a toccare delle ferite ancora aperte, mettendomi davanti a delle difficoltà da superare. E’ un romanzo crudo, molto forte per i temi trattati, il tutto raccontato con un linguaggio che seduce e chiama il lettore a divorare il libro. Rientra senza dubbio tra i romanzi più belli letti da inizio anno.
Trama
Bianca aveva sette anni quando un incidente dai contorni incerti ha innescato nella sua vita una reazione a catena, che non ha risparmiato nulla. Oggi sta con Carlo, cardiochirurgo di fama internazionale, e all’apparenza lo venera. Ma tanta devozione, in realtà, nasconde un piano macchinoso, folle: un progetto di rinascita in cui l’uomo è un mero strumento. Nel percorso che intraprenderà per realizzarlo, Bianca scoprirà una verità che nessuno avrebbe mai potuto sospettare.

Bianca è una protagonista piena di difetti: soffre di diverse manie, ossessioni e ansie, è alla ricerca di una sorta di perfezione nella sua vita non rendendosi conto di tutto il bello che la circonda. Ma Bianca ha subito un trauma importante da piccola, un trauma di cui in parte si sente responsabile anche se non lo manifesta apertamente. Si percepisce, fin dalle prime pagine, una mancanza nella sua vita attuale: Stella, la sorella maggiore così pura e onesta, muore a soli 14 anni creando un vuoto incolmabile nella famiglia.
La madre non si riprenderà e smetterà di crescere Bianca. Senza più punti di riferimento, la protagonista de “Il valore affettivo” instaura una sorta di muro emotivo creando sempre rapporti malati con chi la circonda. Il tutto degenera quando Bianca scopre di non essere fertile, una notizia che farà crollare il suo piano di far tornare Stella attraverso una nuova vita.
Il romanzo si basa su questo enorme dramma famigliare in cui tutti si muovono sbagliando e per questo rende l’intera vicenda e i personaggi estremamente reali. Il punto forte della Verna è proprio aver creato personaggi veri a 360 gradi, pieni di errori, difetti, contraddizioni. La loro fragilità è la nostra, riuscendo a creare nel lettore una sensazione di empatia crescente man mano che la storia prosegue. Il percorso di consapevolezza di Bianca è talmente profondo e reale che a tratti mi ha spaventato. Mi sono totalmente immedesimata nella protagonista, e il linguaggio della Verna mi ha graffiato così tanto che per giorni ho riflettuto sulla storia divorata.
“Non è che fossi triste: quello che sentivo non era il contrario della felicità, era il contrario della vita.”
Nicoletta Verna “Il valore affettivo”
Forse perché “Il valore affettivo” mette in scena esattamente ciò che la vita è: uno spettacolo crudele e difficile. Non ci sono sconti, non deve per forza esserci sempre un lieto fine, per crescere bisogna scontrarsi con i propri demoni. E’ la storia di un dolore mai superato, così irrazionale e illogico da far male ad ogni respiro. La scelta di raccontare il tutto utilizzando la prima persona, ha creato ancora di più un avvicinamento lettore-protagonista. Si esplora dentro le viscere dell’ossessione di Bianca per tutto ciò che si decompone, i rifiuti, la spazzatura come a sottolineare che tutto avrà fine. Si entra nel senso di fallimento e di perdita con la notizia dell’infertilità, un percorso doloroso e complesso per ogni donna desiderosa di maternità a cui viene invece negata.
Per essere un esordio, è strabiliante la bravura di Nicoletta Verna di essere riuscita a scrivere un romanzo così complesso, importante e coinvolgente come “Il valore affettivo”. Se vi ha incuriosito qui potete leggerne un estratto.
“Credevo che la delusione fosse un’onda che ti si infrange addosso e tutto intorno si infrange con lei, mentre non è che una piccola lametta infilata fra le tue convinzioni, che bene o male trova il suo posto e smette quasi subito di fare male. E non sapevo che fossero così facili a crollare, le convinzioni. Non credevo potesse essere così ininfluente, la delusione”.
Consiglio “Il valore affettivo” ai lettori in cerca di una storia vera, reale, difficile da digerire, agli amanti delle racconti famigliari, a chi vuole ritrovare una luce infondo al tunnel

Nicoletta Verna – Il valore affettivo
Editore: Einaudi
Genere: Narrativa moderna e contemporanea
Prima edizione: 2021
Formato: brossura
Pagine: 304 pp.,
Prezzo: 18,00 euro
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