Parliamo di “Monsters. I miei vent’anni all’FBI a caccia di serial killer” il libro da cui e’ stata tratta la famosa serie tv netflix “mindhunter”
Quando mi sono regalata “Monsters” pensavo che avrei letto una sorta di scheda dettagliata di ciascun killer comparso nel celebre telefilm “Mindhunter” (che ho adorato). Invece si è rivelata una lettura diversa, molto tecnica sotto alcuni punti di vista. Infatti Ressler spiega al lettore tutti i passi che hanno portato il dipartimento a istituire la sezione di profiler con l’obiettivo di tracciare i profili psicologici dei criminali più violenti. E’ una lettura adatta a tutti? No, sia per i temi che per come è strutturato il libro. Sicuramente non è una lettura leggera: si parla di pazzi psicopatici che violentano e fanno a pezzi corpi. Tuttavia, per gli amanti dei serial killer, secondo me, questo è un MUST in quanto entra davvero nel dettaglio della mente degli assassini.

Robert K. Ressler – Monsters. I miei vent’anni all’FBI a caccia di serial killer
Titolo originale: Whoever Fights Monsters
Editore: Longanesi
Genere: Saggistica
Prima edizione: 1992
Prima edizione italiana: 2005
Formato: brossura
Pagine: 328 pp.,
Traduttore: Annamaria Biavasco e Valentina Guani
Prezzo: 19,90 euro
Acquista questo libro su:
La mia valutazione

Ressler non inizia subito a parlare dei grandi serial killer che tutti noi conosciamo, ma decide di portare il lettore a comprendere come e perché è nato tutto il sistema di profiling. C’è voluto tempo e soprattutto tanta pazienza per capire come entrare in fiducia con questi “monsters”. Infatti senza una vera collaborazione da parte dei killer, difficilmente si può procedere a un profilo psicologico. Molti di loro sono narcisisti e godono nel rivivere i loro crimini. Altri invece urlano ancora la loro innocenza. Ma assassini si nasce o si diventa? Questa è una delle domande attorno al quale gira tutto il lavoro di ricerca di Ressler. Indagare sull’infanzia, adolescenza e le relazioni di ciascuno degli intervistati in oltre vent’anni per fare luce sul lato oscuro della mente umana. Come si attiva il tasto della follia omicida?
Di questi colloqui Ressler ne parla con semplicità, nonostante i gesti atroci, violenti. E vi avverto: alcune scene sono descritte nei minimi particolari. Potrebbero essere davvero forti. La parte delle interviste e della ricostruzione del profilo degli assassini è stata secondo me la parte più interessante. Mi è sempre affascinato capire come sia possibile che ad un certo punto nella nostra mente possa scattare quell’interruttore da renderci così violenti e così desiderosi di morte. Leggendo “Monters” in parte ho trovato la mia risposta. Di sicuro molto fa l’ambiente in cui si nasce e si cresce, specialmente nelle prime fasi di vita in cui si iniziano a instaurare relazioni. Se viene da subito a mancare affetto e si è esposti ad ambienti violenti, può spegnersi più facilmente l’interruttore dell’umanità.
Tra gli assassini intervistati, e di cui si parla nel libro, troviamo: Ed Kemper (che mi era rimasto particolarmente impresso dalla serie TV), Jeffrey Dahmer, il “cannibale di Milwaukee”, Richard Chase, “Il vampiro di Sacramento”, e i famosissimi Charles Manson e Ted Bundy. Devo dire che non mi sarebbe dispiaciuto leggere capitoli interi dedicati ai più interessanti serial killer. Forse avrei tagliato un po’ la parte tecnica di come funziona tutto il bureau per dedicare più pagine a una vera narrazione della vita, dei crimini e dell’aspetto psicologico di alcuni assassini. In tutti i casi è un saggio che consiglio fortemente a tutti i grandi appassionati di criminali, ma non a chi potrebbe impressionarsi facilmente.
Consiglio “Monsters” a tutti i lettori che passerebbero ore su TV9, a chi è affascinato dalla mente umana e non si sente male leggendo di corpi squartati e cadaveri in soffitta
© Riproduzione riservata TheBookmark.it