Incontri con gli autori
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Valeria Galante e le emozioni colorate di blu

Valeria Galante

I quadri di Valeria Galante in esposizione presso la Società delle Belle Arti – Circolo degli Artisti Casa di Dante di Firenze. Una rapsodia in blu per raccontare emozioni e sofferenze ataviche

Questo è un “Incontro con gli autori” diverso dal solito. Non si tratta di parole scritte su carta, bensì di un linguaggio dove l’anima urla attraverso una tavolozza di colori ricca di emozioni e sofferenze. Oggi vi vorrei portare alla scoperta dei quadri dell’artista Valeria Galante, quadri che parlano di donne ferite, a cui spesso è venuto meno il diritto di essere amate e ascoltate. Donne che non hanno mai perso la voglia di far sentire la loro voce e gioire della vita, di tirare fuori la propria forza. Sono donne che hanno imparato a sostenere qualsiasi sguardo, occhi in cui traspare un dolore antico, il cui sorriso dolce rivela la loro enorme voglia di essere accettate, per le bellissime persone che sono.


“La rapsodia in blu è una fusione, un incontro tra un linguaggio classico musicale e ritmi e inflessioni tipici del blues. Il blu è da sfondo, colora tutta la rapsodia, rapsodia che è un perfetto mix tra  tristezza, sofferenza, ma anche speranza. Il blu è il colore della grande profondità, lo associo al principio del femminile, all’infinito”. (Valeria Galante)


Il tripudio di colori dei quadri di Galante ricorda all’osservatore quanto la vita sia gioia, con i gialli, i rossi, gli aranci. Capelli che danzano come fiamme, quelli di “Giarrettiera”, una donna dalla posizione estremamente femminile, ma non provocatoria. In un gesto semplice si intravede tutta l’innocenza di voler indossare un accessorio solo per sentirsi bene con sé stessa e non per piacere agli altri. Una donna consapevole della sua forza, della sua femminilità. Così come “Donna con cappello rosso”, il cui sguardo penetra l’osservatore lasciandolo stordito e ammaliato di fronte alle sfumature di rosso che sembrano voler infiammare la tela.

“Donna con cappello rosso” e “Giarrettiera” di Valeria Galante

Ma anche donne più esotiche come “Mamma Africa” dove ogni frammento di specchio applicato su tela riflette le inquietudini della regale donna rappresentata. Possiamo anche noi osservatori cercare negli specchi i riflessi delle tante cose non dette e dei dolori soffocati. “Mamma Africa” è una donna dall’atteggiamento fiero e sicuro, ma come un ghepardo rischia di essere catturata e messa dietro le sbarre, privata della sua libertà di correre e di essere sé stessa.

Nel gioco di forme e colori proposto da Valerie Galante, spicca fra tutti il blu nelle sue mille tonalità. In “Primavera Afgana” racconta la storia di una donna oppressa dall’ignoranza maschile, muta nel poter esprimere il suo essere donna. Da sotto il burqa blu fuoriescono fiori rossi a voler simboleggiare un sesso negato, una donna invisibile e usata come oggetto, ma che vorrebbe solo potersi dischiudere come i petali di un fiore bellissimo. Gli occhi dietro la rete evocano la profonda tristezza provata dalla donna. Sulla destra del dipinto è presente un richiamo all’iconografia rinascimentale cattolica a voler esprimere come la donna, a prescindere dalla religione e dal tempo, ha dovuto lottare per la propria indipendenza. Il colore blu del burqa non è solo un richiamo diretto all’abito imposto dai Talebani, ma racchiude un significato più profondo presente in quasi tutti i quadri a soggetto femminile dell’artista.


“Il blu è il colore che rappresenta l’introspezione per poi rinascere, come nel buddismo. E’ il colore amato dagli impressionisti per il suo fascino che evoca quella parte di noi nascosta e importante per esprimere i nostri sentimenti. Il blu nei miei quadri, fa da sfondo a tutti gli altri colori, fa da cornice al componimento come se volesse per magia collegare il mondo umano col mondo del sacro.” (Valeria Galante)


L’onirico è protagonista del quadro “Nei sogni” dove blu e rosso si incontrano come due opposti creando un equilibrio per la figura femminile centrale. Rapita dai sogni, la donna sembra in lotta con una realtà che diventa prepotente avversaria nel mondo in cui l’inconscio regna. Vortici blu e gialli a ricordar le stelle di un cielo non sempre rassicurante, investono la dormiente. I capelli rosso fuoco la proiettano quasi ad allontanarsi sempre più dai suoi sogni.

“Nei sogni” e “Primavera Afgana” di Valeria Galante

I quadri della Galante raffigurano anche nature morte dai sapori e profumi mediterranei e contemporanei. Animali che sembrano usciti da un libro di fiabe. Tutte le sue opere sono arricchite da svariati materiali, rendendo ancora più tangibile e reale i soggetti che sembrano fuoriuscire dalle tele. L’amore per l’arte di Klimt, Van Gogh, Munch e Matisse, viene qui riproposta in una chiave personale e contemporanea trascinando l’osservatore in un vortice di colori raro da trovare in molti artisti di oggi.

I quadri di Valeria Galante sono in esposizione presso il “Circolo degli Artisti – Casa di Dante” di Firenze insieme alle opere di Anna Fazzi, Paolo Lantieri e Diana Polo.

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